Servizi Anticorrosione
Servizi di affidabilità impianti a rischio rilevante e non
Pratiche ispel per impianti termici
I componenti progettati in campo di scorrimento viscoso con valori di sollecitazione dipendenti dal tempo, devono essere sottoposti, alla scadenza della vita teorica di progetto (VP), ad una serie di verifiche atte a valutare la vita residua e l’idoneità all’ulteriore esercizio, in condizioni di sicurezza, dell’apparecchio o attrezzatura di cui fanno parte. La valutazione dello stato dell’apparecchio viene effettuata sulla base degli esiti delle seguenti azioni, da eseguire nell’ordine:
Analisi e valutazioni preliminari che tengano conto del progetto, della storia di esercizio dell’apparecchio, dei risultati di ispezioni precedenti e di eventuali incidenti e/o riparazioni;
Calcolo preliminare del consumo di vita teorico dei componenti soggetti al degrado da scorrimento viscoso;
Definizione del piano dei controlli non distruttivi da effettuare sui componenti soggetti a scorrimento viscoso, tenendo conto del calcolo preliminare;
Esecuzione dei controlli non distruttivi e degli esami metallografici al fine di valutare l’integrità strutturale, in accordi al Piano controlli di cui sopra;
Esecuzione (eventuale) di indagini supplementari di tipo distruttivo sul materiale al fine di valutarne lo stato di degrado;
Calcolo del consumo di vita teorico dei componenti soggetti a degrado da scorrimento viscoso, nelle reali condizioni evidenziate dai controlli eseguiti (spessori reali, dimensioni effettive, corrosioni, ecc.);
Valutazioni finali: lo stato di degrado dei componenti dell’apparecchio e la loro frazione di vita consumata deve essere valutata alla luce dei risultati di tutte le analisi richieste per ogni singola situazione in quanto nessuna delle stesse, presa individualmente, può considerarsi esaustiva o probante. Deve essere effettuata una analisi di congruenza tra risultati dei calcoli e controlli: eventuali discordanze devono essere evidenziate, valutate e opportunamente giustificate. Alla luce di detta analisi il progettista (PR) deve proporre un intervallo di ulteriore esercizio dell’apparecchio (rif. UNI/TS 11325-4).