Skip to main content
Pratiche ISPESL (INAIL): normative, controlli e servizi per l’industria
Mercoledì, 01 Ottobre 2025

Pratiche ISPESL (oggi INAIL): normative, controlli e servizi per l’industria

Le pratiche ISPESL, oggi gestite dall’INAIL, costituiscono lo strumento normativo primario per garantire la conformità e la sicurezza di generatori di calore, centrali termiche, attrezzature a pressione e impianti industriali. Nel settore petrolchimico e Oil & Gas, dove la sicurezza è una priorità assoluta, Donegani Anticorrosione supporta le aziende nella gestione completa di queste procedure.

Dalla pratica ISPESL alla pratica INAIL: evoluzione normativa

L’ISPESL (Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del Lavoro) era un ente pubblico operante sotto la supervisione del Ministero della Salute. La sua missione principale consisteva nel condurre controlli, raccogliere dati, offrire consulenza e fornire formazione sulla prevenzione di incidenti e malattie legate al lavoro, garantendo ambienti operativi più sicuri.

Con l’entrata in vigore della Legge n.78 del 31 Maggio 2010, l’ISPESL è stato abolito e tutte le sue responsabilità sono state trasferite all’INAIL (Istituto Nazionale Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro). Nonostante il cambio di ente gestore, le procedure e i requisiti di sicurezza sono rimasti sostanzialmente invariati, garantendo continuità nella tutela della sicurezza sul lavoro.

Pratiche ISPESL per centrali termiche: cosa sono e quando sono obbligatorie

La Pratica INAIL (ex ISPESL) per centrali termiche è un documento che definisce i requisiti di sicurezza dei generatori di calore per impianti di riscaldamento ad acqua calda sotto pressione, con temperatura non superiore a quella di ebollizione a pressione atmosferica. Questa procedura mira a garantire la prevenzione degli infortuni legati agli impianti termici.

Quando va redatta

La modulistica deve essere redatta per impianti termici impieganti acqua in pressione, fino alla temperatura di 110°C e di potenza termica superiore a 35 kW. La normativa tecnica da rispettare è contenuta nella Raccolta-R ed. 2009 emessa dall’INAIL in riferimento al Titolo II del Decreto Ministeriale, 1 dicembre 1975.

L’obbligo di redazione vale per

  • generatori di calore alimentati a combustibile liquido, solido o gas;
  • generatori di vapore;
  • impianti di riscaldamento che utilizzano acqua calda sotto pressione.

Casi in cui va presentata la denuncia

L’Articolo 18 del D.M. 1/12/1975 prevede la presentazione obbligatoria di una denuncia all’INAIL per l’installazione di nuovi impianti termici, al fine di ottenere l’autorizzazione all’uso e garantire la conformità alle norme di sicurezza vigenti. La dichiarazione è richiesta anche in caso di ristrutturazione o modifica di impianti esistenti, quando si apportano modifiche significative come quelle ai dispositivi di sicurezza e protezione, o quando la sostituzione del generatore comporti un aumento della potenzialità nominale o una variazione della pressione di targa. Infine, sono previste verifiche periodiche con decorrenza quinquennale.

La pratica deve essere presentata dall’installatore secondo il formato previsto dalla Circolare INAIL n.28 del 02/05/2011, allegando il progetto firmato da un Professionista abilitato. Il soggetto responsabile dell’omissione della denuncia è perseguibile penalmente.

Pratiche ISPESL per attrezzature a pressione industriali

Nel settore petrolchimico e industriale, le pratiche ISPESL si estendono ben oltre le centrali termiche, riguardando tutte le attrezzature a pressione come recipienti, reattori, colonne di distillazione e scambiatori di calore.

Verifica di primo impianto o messa in servizio DM 329/04

Gli insiemi a pressione installati e assemblati dall’utilizzatore richiedono una verifica obbligatoria di primo impianto. Questa accerta la corretta installazione e, se superata, autorizza la messa in servizio dell’attrezzatura.

L’attestazione da inviare al Dipartimento INAIL territoriale competente e all’Unità Sanitaria Locale (SPSAL), o all’Azienda Sanitaria Locale (PMIP-ASL), deve contenere:

  • elenco delle singole attrezzature con valori di pressione (PS), temperatura (T), capacità (V) e fluido di esercizio;
  • relazione tecnica con schema dell’impianto, condizioni d’installazione e di esercizio, misure di sicurezza adottate;
  • dichiarazione attestante che l’installazione è conforme a quanto indicato nel manuale d’uso (ai sensi dell’art. 2 del DPR n. 403/1998);
  • verbale del soggetto verificatore;
  • elenco dei componenti operanti in regime di scorrimento viscoso o creep, o sottoposti a fatica oligociclica.

Pratiche di riomologazione per componenti in regime di creep

I componenti che operano in regime di creep (deformazione progressiva del materiale nel tempo sotto sollecitazione costante) devono essere sottoposti a verifiche periodiche per valutare la vita residua e l’idoneità a continuare l’operatività in sicurezza. Il riferimento normativo è la Circolare ISPESL 48/2003 e le norme UNI/TS 11325-1-2-4-6-8.

La valutazione si basa su:

  • analisi preliminari considerando progetto, storia di esercizio, risultati di ispezioni precedenti e eventuali incidenti;
  • calcolo preliminare del consumo di vita teorico dei componenti;
  • definizione del piano dei controlli non distruttivi (CND);
  • esecuzione delle prove non distruttive ed esami metallografici;
  • eventuali indagini supplementari distruttive sul materiale;
  • calcolo del consumo di vita nelle reali condizioni rilevate dai controlli;
  • valutazioni finali con analisi di congruenza tra risultati dei calcoli e monitoraggio.

I controlli e le verifiche delle pratiche ISPESL

La corretta esecuzione delle pratiche ISPESL richiede l’applicazione di metodologie di controllo specializzate. L’ispezione visiva, diretta o remota, permette l’identificazione di punti critici evidenziando danneggiamenti come corrosione, cricche e formazione di scaglie di ossido. I controlli non distruttivi (CND) vengono pianificati in base ai meccanismi di danneggiamento attesi per ciascun componente.

Tra le tecniche applicate, le prove di durezza forniscono indicazioni sulla resistenza a trazione dei materiali, mentre le repliche metallografiche permettono di verificare le caratteristiche strutturali e i danneggiamenti da esercizio come il creep. Donegani Anticorrosione dispone un laboratorio riconosciuto da INAIL al prelievo e valutazione di repliche su componenti eserciti in condizioni di scorrimento viscoso ai sensi della nota INAIL prot. A00-09/002125 dell’8 Aprile 2014.*

[*La nota definisce le procedure per il riconoscimento dei laboratori abilitati al prelievo e alla valutazione di repliche metallografiche su componenti eserciti in regime di scorrimento viscoso, ed è particolarmente rilevante per aziende che operano in settori come la petrolchimica, energia, impiantistica industriale, dove la sicurezza dei componenti è cruciale.]

I servizi specializzati di Donegani Anticorrosione per le pratiche ISPESL

Donegani Anticorrosione offre un supporto completo alle aziende per la gestione delle pratiche ISPESL/INAIL, grazie a un’esperienza decennale nel settore petrolchimico, Oil & Gas, power generation e produzione di materie plastiche.

Deroghe alle verifiche di legge

In collaborazione con DEKRA Testing and Certification s.r.l, Donegani Anticorrosione prepara la documentazione necessaria per ottemperare alle disposizioni del DL 83/2012 relativamente alla proroga delle verifiche di integrità e di funzionamento delle attrezzature a pressione.

Verifica di primo impianto e messa in servizio

Il nostro team gestisce l’intero processo di verifica per centrali termiche e impianti industriali, dalla preparazione della documentazione tecnica alla dichiarazione di messa in servizio, garantendo la conformità con il DM 329/04 e le successive normative.

Pratiche di riomologazione

Effettuiamo calcoli di stabilità, analisi e valutazione della vita residua per componenti operanti in regime di creep, in conformità con la Circolare ISPESL 48/2003 e le norme UNI/TS 11325. La nostra squadra di tecnici specializzati applica metodologie avanzate per la valutazione dell’integrità strutturale e la definizione degli intervalli di ulteriore esercizio.

La gestione corretta delle pratiche ISPESL, oggi INAIL, è fondamentale per garantire la sicurezza degli impianti termici e industriali, oltre che per rispettare gli obblighi normativi. Con oltre trent’anni di esperienza, Donegani Anticorrosione rappresenta un partner strategico per le aziende petrolchimiche, le raffinerie e tutte le realtà che necessitano di piani di controllo degli impianti.

Per una consulenza specializzata sulle pratiche ISPESL/INAIL o per approfondimenti sui servizi, contattaci. Siamo pronti a sviluppare soluzioni personalizzate per garantire sicurezza, efficienza e conformità normativa degli impianti.